Se una persona ha paura, non giudicare la sua emozione, ma occupati di ciò che la spaventa.
Se una persona ha fiducia, non umiliarla o deluderla, ma rinsalda il suo entusiasmo.
Se una persona è nella tristezza, non giudicare la sua emozione, ma cura le sue ferite, confortala nelle sue sconfitte e consolala nelle sue perdite.
Se una persona è piena di gioia, non invidiarla, ma partecipa alla sua festa.
Se una persona è arrabbiata, non giudicare la sua emozione, ma occupati di ciò che la minaccia, della sua frustrazione, e se la sua è una giusta indignazione, condividila.
Se una persona è affettuosa, non invidiarla, ma impara dal suo amore, arricchisciti della sua simpatia e lasciati riscaldare dalla sua empatia.
Se una persona è tormentata dal senso di colpa, non giudicare la sua emozione, ma occupati del suo errore, aiutala ad assumersi la sua responsabilità e ad accettare le proprie fragilità.
Se una persona è felice, non invidiarla o tentare di turbare la sua pace, ma lasciati illuminare dalla sua innocenza.
Carluccio Bonesso