La vita è il continuo fluire di interazioni. Anche la lettura di queste righe è un’interazione fra scrittore e lettore, cioè un agire dentro una relazione. Il vostro leggere è un entrare in relazione con il pensiero della scrivente.
Anche la relazione ha le sue emozioni guida: la filia e la rabbia. Quando la relazione è negativa ed ostile, la rabbia si incarica a segnalarla.
Al contrario nelle relazioni positive e favorevoli si prova filia, cioè l’affetto.
Il termine in italiano si usa normalmente come secondo elemento nelle parole composte per indicare amore, simpatia ed affinità. Esempio: chi ama i cani è detto cinofilo!
La filia include sentimenti come: bontà, innamoramento, gentilezza, pazienza, amabilità, rispetto, conforto, pietà, benevolenza, misericordia, amicizia, amore, affetto, cordialità, indulgenza, gratitudine, tolleranza, riconoscenza, stima, compassione, tenerezza, carità, calorosità, empatia ed eros.
La filia è l’emozione fondamentale che sta alla base dell’attaccamento, della formazione della coppia, dei legami familiari e sociali. Al contrario della rabbia, la filia è complice, affiliativa ed amicale. Risponde sia al bisogno di riproduzione che ai bisogni sociali ed individuali di appartenenza, di cura, di affetto e di stima.
Dal punto di vista dell’evoluzione questa emozione è la risultante dell’interazione di tre sistemi comportamentali: attaccamento, accudimento e accoppiamento sessuale. Secondo questa prospettiva innamorarsi significa stabilire un legame di attaccamento, e il mantenerlo è fonte di sicurezza. Ciò porta a richiedere e dare cure, e a comportamenti sessuali negli adulti, i quali percepiscono l’insieme delle sensazioni associate come amore.
I tre sistemi non sono necessariamente compresenti e possono esistere isolati ed interagire in svariati modi nuovi, rispondendo a bisogni differenti. L’amore del genitore per il figlio è una forma di comportamento di attaccamento e di accudimento senza sessualità e risponde al bisogno di appartenenza, di protezione e di affetto. Questo vale anche per le relazioni fra amici, la cui filia risponde a bisogni analoghi e di stima. In ambienti professionali gli esperti possono fornire servizi di accudimento medico o psicoterapeutico senza coinvolgimento degli altri due sistemi, dovendo rispondere al bisogno di cura. Nei casi di violenza sessuale lo stupratore attiva il sistema sessuale, ma non i sistemi di attaccamento e di accudimento: la sua filia è carica di frenesia e rabbia, perciò è distruttiva.
Nella coppia sono attivi tutti e tre i sistemi rispondendo sia al bisogno di riproduzione, ma anche al bisogno di sicurezza, di affetto e di stima. È l’amore di predilezione, il quale non include solo l’attrazione fisica e sessuale, ma anche la complicità dell’amicizia e la cura che nasce dall’empatia e dal compenetrarsi del bisogno dell’altro con premura e devozione fedele le quali van oltre la temporaneità dell’innamoramento.